Perchè abbiamo bisogno del marketing olistico?

“Mettete al centro le persone e i loro desideri…C’era una volta il consumatore, un personaggio mitologico che le aziende guardavano dall’alto come un bersaglio da colpire con azioni di mass marketing, slogan e pubblicità, per innescare in lui un desiderio inarrestabile di comprare, di possedere, di avere per essere”.

Etimologia del marketing olistico

Per chi ha qualche nozione di greco non sarà difficile individuare nell’aggettivo che caratterizza l’approccio olistico marketing la dimensione della totalità (olistica, appunto, dal greco όλος). Marketing totale, dunque, ma in che senso? Secondo la definizione di Philip Kotler e Kevin Lane Keller:

Il concetto di marketing olistico si basa sullo sviluppo, la progettazione e l’implementazione di programmi, processi e attività di marketing che riconoscono l’ampiezza e le interdipendenze. Il marketing olistico riconosce che ‘tutto conta’ nel marketing e che per giungere alla soluzione migliore è necessaria un’ampia prospettiva integrata”.

“In pochi anni la rete ha cambiato tutto, il cambio di paradigma ha sradicato vecchie credenze e aperto nuove finestre di pensiero verso l’esterno, trasformando radicalmente le aziende”.

Dalla strategia dei desideri di massa, le aziende compresero che l’era del marketing fatto con il megafono era ormai finita e che al centro non c’erano più il brand e i suoi prodotti ma le persone, i sogni dei singoli individui alla ricerca di collaborazione e co-creazione, qualcosa che potremmo anche definire “marketing collaborativo”.

“Il vecchio duopolio prodotto-consumatore è ormai un ricordo del passato”.

Internet e la comunicazione digitale hanno cambiato lo stile di vita dei consumatori, oggi le aziende che hanno davvero una visione illuminata, sono consapevoli del fatto che per essere (o per rimanere) un “love brand” serve un approccio al marketing e alle persone completamente diverso.

Un approccio olistico, che spazzi via i compartimenti stagni delle vecchie imprese, sostituendoli con ampi e luminosi open space a vetri, capaci di mostrare l’azienda nella sua interezza e abbattarere i confini tra management e dipendenti, tra impresa e fornitori, tra prodotti e consumatori, etc.

La visione olistica del marketing nel digitale

Cosa accade nel mondo del digitale?

Avere un approccio olistico al marketing, alla comunicazione, ma anche alla struttura del business vuol dire guardarlo nella sua interezza e non analizzando le singole parti come fossero compartimenti stagni.

Nel digital marketing accade qualcosa di simile: si prendono in considerazione i diversi processi e i relativi stakeholder come un insieme, un tuttuno, con particolare attenzione al target di riferimento che grazie all’online, riesce ad essere parte attiva e a creare importanti feedback per le aziende. Con l’online, in sostanza, si lavora:

  • sui dati
  • sulle reazioni della gente
  • sulle loro emozioni

Le relazioni sono il motore di ricerca del marketing olistico. L’azienda non è il centro ma il pretesto per la creazione di interazioni, sinergie e partecipazione, questo perchè l’INSIEME VALE PIÙ DELLE SINGOLE PARTI. PAROLA D’ORDINE: CREARE VALORE.

A questo punto le aziende hanno bisogno di cambiare strategia?

Fermatevi, guardate l’azienda e domandatevi:

  • Chi siamo?
  • Cosa facciamo?
  • Perchè lo facciamo?

Senza domande e senza risposte si è solo un’azienda tra tante incapace di fluire nel cambiamento.

Osservate i vostri canali digital (sito, e-commerce-social-community): tutto questo vi rappresenta? Avete chiara la visione del disegno o è tutto come un puzzle da montare? Guardate l’insieme con l’azienda sullo sfondo e invertite il paradigma…..