La trappola della parola umiltà: essere umili richiede arroganza

“Se umile significa proveniente dalla terra, l’umiltà non è una virtù come l’umanità è stata portata a credere, soprattutto dalla religioni, ma una condizione naturale appartenente al genere umano”.

Durante la mia crescita personale, che non ha punti di arrivo ma è un viaggio eterno verso la vera essenza, si sono verificati differenti cambi di paradigma, soprattutto riguardanti le parole e il vero significato che si cela in ognuna di esse e all’importanza legata alla loro scelta quando diamo voce a un pensiero.

Si è centrati con se stessi (con il proprio Sé e non con la personalità), quando pensieri, parole e azioni coincidono: cioè quando quello che si fa è perfettamente in linea con il sentire del cuore (karma = azione).

Spero che questa lettura arrivi a destinazione, questi post blog sono il mio contributo terreno per piantare semi che alle giuste condizioni, faranno germogliare i cuori di altre Anime.

Comincio partendo dal significato della parola UMILE: che cosa significa essere umile nell’acceziòne più comune del termine?

Ci hanno insegnato che significa semplicemente mantenere un atteggiamento: ovvero un profilo basso, non ostentare, non alzare la cresta.

Ma che cos’è davvero l’umiltà?

L’etimologia della parola umiltà risale al latino humus = terra, perciò umile è colui il quale proviene dalla terra. Così come va ricordato che la parola uomo deriva dalla radice sanscrita bhu, che poi divenne hu, da cui humus, che di nuovo ci riporta al significato di creatura generata dalla terra.

In questo senso tutti gli esseri, non solo umani, sono umili, provenienti dalla terra.

Da questo punto di vista è facile intuire che se si accetta il significato tramandato dai luoghi comuni, la prima cosa che accade è l’arroganza, poiché per stabilire se uno è umile o no occorre un altro che si erga a giudice e giudichi il sussistere o meno di uno stato di umiltà.

A questo punto la distorsione che crea strutture e condizionamenti alla nostra mente è bella che espressa!

Nel momento stesso in cui sorge un umile ecco sorgere un arrogante che si arroga il diritto di giudicarlo (a conferma del dualismo).

Non solo, in molti esseri il timore di apparire non umile genera distorsioni del comportamento, dovuti proprio al timore di quel giudizio, che in molti casi sfocia facilmente in un vero e proprio timore reverenziale. Fantozzi docet.

In conclusione: se proprio vuoi sentirti umile ricorda solo che vieni dalla terra, così come vengono dalla terra tutti i tuoi simili (e non) che non hanno affatto il diritto di stabilire e di dirti se ti manca l’umiltà nella vita. Sei tanto umile tu quanto chiunque altro per un fatto di nascita, visto che tutti proveniamo dalla terra. Quindi sentiti libero, esprimiti con chiarezza e in piena libertà senza alcun timore.

Non so se questo aiuterà gli altri ad essere più spontanei e a calare le maschere delle loro personalità e togliersi di dosso idee e schemi privi di senso che contribuiscono solo ad appesantire il fardello….ma so che è quello che sento e che manifesto in questa vita malgrado mi si punti spesso il dito contro.

Nelle relazioni sociali è più che sufficiente ricordare che tutti gli esseri provengono dalla terra e che questa comune origine risolve una volta per tutte il “problema” dell’umiltà, ponendo tutti nelle medesime condizioni di dignità, piante e animali compresi.

Il senso di rispetto che ne deriva è più che sufficiente in ogni tipo di relazione.