Come ho Imparato a comprendere davvero me Stessa
Ho iniziato a osservare la mia mente, davvero, per la prima volta. Non mi sono limitata a pensare, ma ho cercato di sentire emotivamente ciò che i miei pensieri mi trasmettevano. È stato un esercizio profondo, come prepararsi per il domani senza lasciarsi travolgere dalle aspettative o delusioni. Mi sono resa conto che il mio solito modo di ascoltare e riflettere non sarebbe bastato per raggiungere una vera comprensione di me stessa.
Ho cominciato a mettere in discussione tutto ciò che credevo di sapere: libri letti, insegnamenti ricevuti, idee viste o sentite. È stato un momento rivelatorio quando mi sono chiesta: “Capisco davvero perché due più due fa quattro?” La risposta era sorprendente: no, non lo capivo davvero. L’avevo solo accettato perché qualcuno me lo aveva insegnato. Mi sono accorta che questo approccio non si limitava solo alla matematica, ma influenzava ogni aspetto della mia vita, dalle questioni quotidiane alle domande più profonde sull’esistenza. Nulla di ciò che sapevo era davvero mio.
Dentro di me, ho scoperto un “bidone della spazzatura” mentale: un accumulo caotico di nozioni, ricordi e idee, alcune delle quali straordinariamente preziose ma dimenticate o trascurate. Ho pensato a quei riciclatori esperti che trasformano i rifiuti in risorse preziose e mi sono chiesta: “E se riuscissi a fare lo stesso con i pensieri e le conoscenze dentro di me?” Mi sono accorta che avevo già tutto il necessario per comprendere meglio il mondo, ma mancava un ingrediente fondamentale: la vera comprensione.
È come avere una grande somma di denaro che, però, non ti appartiene davvero. Meglio avere cento Euro propri che un milione appartenente a qualcun altro. Questo principio si applica anche alla conoscenza: è meglio possedere una piccola verità autentica dentro di sé, piuttosto che una grande idea imposta dall’esterno.
Ho capito che le grandi idee richiedono una grande comprensione, ma senza una solida base interiore è impossibile accoglierle davvero. È stato un invito a rallentare, a prendermi il tempo per riflettere in modo diverso rispetto al passato. Non importa da dove si inizia, basta iniziare.
Da questa esperienza ho tratto un insegnamento essenziale: l’importante non è accumulare idee o risposte, ma coltivare una vera comprensione che nasce dall’interno. Solo così possiamo trasformare il caos del nostro “bidone” interiore in un tesoro personale.
George Gurdjieff nell’opera VITA REALE analizza le influenze che agiscono sull’uomo, distinguendole in due principali categorie: fisico-chimiche e associative, con una menzione speciale alle influenze cosmiche.
Il testo tratta della consapevolezza e della comprensione personale, invitando il lettore a riflettere profondamente su ciò che conosce e su come utilizza le informazioni accumulate nel corso della vita. Viene sottolineato come spesso si accettino concetti e idee senza comprenderli realmente, accumulando conoscenze in modo disordinato, paragonate a un bidone della spazzatura pieno di elementi preziosi ma inutilizzati.
L’autore suggerisce che la vera comprensione nasce da un’introspezione autentica, non da nozioni ripetute meccanicamente o da idee imposte dall’esterno. È preferibile possedere una piccola verità personale piuttosto che grandi idee che non ci appartengono realmente. Infine, il testo invita a pensare in modo diverso rispetto al passato, iniziando da qualsiasi spunto, con calma e profondità, per costruire una comprensione autentica e trasformativa.
1. Le influenze fisico-chimiche
- Origine: Provengono da emanazioni materiali prodotte dal corpo, dai sentimenti, dalla mente e dall’etere umano.
- Caratteristiche: Sono passive, agiscono attraverso combinazioni materiali che avvengono indipendentemente dalla volontà dell’individuo. Ad esempio, l’atmosfera creata da una persona può influenzare il nostro benessere.
- Esempi: Cambiamenti fisici dovuti a cibo o bevande (come tè o caffè) influenzano l’atmosfera e le interazioni.
- Legge dominante: Attrazione. Gli elementi simili si attraggono, e chi è calmo è più ricettivo alle emanazioni altrui.
2. Le influenze associative
- Origine: Derivano da shock esterni che attivano ricordi o emozioni, modificando pensieri e comportamenti.
- Tipologie:
- Forma: Aspetto esteriore e movimenti influenzano associazioni.
- Relazione: Simpatie o antipatie personali.
- Persuasione: Influenza esercitata dalla comunicazione.
- Superiorità: Autorità percepita di una persona per intelligenza o posizione.
- Legge dominante: Repulsione. Dove c’è poco, tende ad aggiungersi molto, e viceversa.
3. Le influenze cosmiche
- Origine: Provengono dalla Terra, dai pianeti e dal Sole. Queste influenze dipendono dal movimento planetario e dal momento della nascita.
- Effetti: Colorano simbolicamente la vita dell’individuo con “vibrazioni” che influenzano il temperamento e le relazioni (es. il rosso stimola collera, il blu calma).
- Interazione: L’uomo, essendo “colorato” da queste influenze, risponde alle combinazioni armoniche o disarmoniche tra le diverse vibrazioni.
4. Liberarsi dalle influenze
- Fisico-chimiche: Si combattono attraverso la passività e la calma, favorendo la stabilità interiore e l’assenza di conflitti.
- Associative: Richiedono un’attiva lotta contro gli stimoli che scatenano reazioni meccaniche, sviluppando consapevolezza e controllo.
- Consapevolezza: È cruciale comprendere e riconoscere la natura delle influenze per agire consapevolmente, evitando reazioni impulsive e meccaniche.
Per terminare….
Gurdjieff ci invita a uno studio costante di queste dinamiche per guadagnare una maggiore libertà interiore. Anche se non possiamo liberarci immediatamente da tutte le influenze, possiamo imparare a gestirle, migliorando il nostro rapporto con l’ambiente e con noi stessi.